Perché vostro figlio dovrebbe fare arti marziali?

Fondamentale il ruolo delle arti marziali giapponesi nella formazione “sociale” e “psico-fisica” del bambino nonché del praticante. Infatti è ormai ampiamente risaputo che una disciplina Marziale praticata in giovane età abbia effetti positivi sia sul corpo che sulla mente e che questi effetti, proprio perché si manifestano a carico di individui in fase di sviluppo ed apprendimento, siano amplificati più nel bambino che  nell’ adulto.
Queste discipline, hanno diverse caratteristiche intrinseche come ad esempio sono le uniche ad essere praticate completamente scalzi e questo è un fattore del tutto positivo.
Ragioni fisiche: il piede è ricco di recettori tattili che permettono di conoscere la conformazione del suolo senza interventi della vista; la struttura ossea del piede è arcuata così da restare parzialmente sospesa sul piano di appoggio. L'adattamento alle caratteristiche del suolo viene avvertito dai recettori di tensione dei tendini e delle articolazioni. Fare Karate significa anche imparare a flettere, estendere e ruotare il piede, adattandolo a molteplici situazioni così da permettergli una crescita normale andando a ridurre tutti quei "vizi" e "alterazioni" che possono insediarsi stando dentro una scarpa.
Il fatto di praticare un'attività fisica senza sovraccarichi e sfruttando solo il peso del proprio corpo, porta il praticante a un sano e bilanciato allenamento fisico permettendo un corretto e soprattutto migliore sviluppo dell’ apparato muscolo-scheletrico.
Al contrario di ciò che si possa pensare anche i rischi di traumi e lesioni sono minori rispetto a quelli che si possono verificare in altri  Sport come ad esempio il calcio, il basket, l’atletica leggera, il sollevamento di pesi in palestra ecc.. Il movimento e il gesto tecnico viene eseguito sempre con il massimo controllo e con la massima attenzione proprio per evitare di far male a se stessi e agli altri. Il controllo del proprio corpo e la consapolezza di quanto questo controllo possa essere finalizzato all’offesa altrui generano nel praticante la coscienza di se stessi e il rispetto altrui.
Il bambino imparerà a rispettare maggiormente i proprio compagni, a seguire le indicazioni del proprio Maestro ed ad avere maggiore consapevolezza e fiducia in se stesso.
Il principio fondamentale rimane il seguente: “la violenza genera solo violenza”, tutti hanno le potenzialità e le capacità di iniziare uno scontro ma solo pochi, i più saggi, sapranno evitarlo

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